venerdì 1 ottobre 2010

3 Ottobre: il Papa visita Palermo …… le nostre tasche ne risentono

Linee AMAT modificate, si raddoppiano le linee ferroviarie , strade chiuse al traffico, le gare per gli appalti inerenti all’organizzazione del soggiorno papale si sono appena concluse e si prevedono spese esorbitanti:
2 milioni e mezzo di euro!
Ma è proprio questo che vogliono i palermitani?
In molti quartieri si vive in situazioni disagiate ai limiti della sussistenza , l’immondizia sembra travolgere le strade e il malessere economico è ormai diffuso.
I giovani non hanno alcun futuro assicurato, l’unico lavoro che si riesce a trovare è un impiego precario e iper-sfruttato.
Una grande parte delle costruzioni palermitane sono inagibili e ci crollano sotto gli occhi (Fino alla settimana scorsa è crollato una palazzina di tre piani all’ arenella) , le scuole dove bambini e ragazzi passano gran parte della giornata sono senza acqua, mancano i riscaldamenti e ancora peggio cadono a pezzi (recentemente alla scuola media statale A. Ugo è crollato un pezzo massiccio di cornicione).
La grande maggioranza delle strade non hanno illuminazione notturna, alcuni quartieri non si ricordano neanche più quale è la divisa degli operatori ecologici, perché di lì non passano. Degli ospedali è anche meglio non parlarne….
E ancora, senza tetto, precari e disoccupati . Per tutto questo però i fondi non ci sono!
Inutili le dichiarazioni dell’arcivescovo Romeo: "Non sporchiamo la nostra Isola con polemiche sterili e fini a se stesse, si tratta di accorgimenti assolutamente necessari “ . Purtroppo questo non è vero, non è necessario, la città non ne ha bisogno e non potrebbe materialmente coprire queste spese.
Ci chiediamo dove siano finiti tutti quei principi sbandierati dalla Chiesa come la povertà, la castità, e l’indulgenza?
Spendere 2 milioni e mezzo di euro circa significa forse essere casti, poveri e indulgenti?
La domanda sorge spontanea, come mai la regione quando si tratta di intervenite per questioni di primaria importanza per il benessere dei cittadini dichiara che non ci sono fondi e ora, come d’incanto, si sentono cifre esorbitanti?
E chi paga tutto ciò?
I Palermitani ovviamente!
Tutto ciò è uno spreco: nel 2010, in una società allo sbaraglio senza rispetto per l’uomo e l’ambiente circostante, dove si denuda la società al semplice aspetto “o si è ricchi o si è poveri”, anche la chiesa non si preoccupa affatto di chi sta male ma soltanto di celebrare la sua ricca e fiorita messa in un palco da 99 mila euro e occuparsi di aspetti politici.
In compenso a tutti questi disagi, il nostro vicesindaco Scoma ha promesso che in quei giorni la città sarà pulita…. Dovremmo ringraziarlo?
Non ci interessa che per due giorni la puzza dell’immondizia sarà sostituita con dei fiori comprati per l’occasione, che tra l’altro ci costeranno 13.900 euro, e soprattutto non ci interessa perché le zone che verranno pulite saranno sempre le stesse: via Libertà, il Politeama, il Massimo ovvero la cosiddetta “Palermo bene”.
Perché tutti quei soldi non vengono spesi per dare servizi ai quartieri popolari che vengono lasciati al degrado? Perché non ristrutturano le strade di questi quartieri senza doverci impiegare anni e anni? Perché non pagano adeguatamente gli operatori dell’amia e magari danno anche qualche posto di lavoro in più affinché le nostre strade siano sempre pulite?
Ma tutto ciò non importa, questa è la Palermo che il papa non vedrà!

Tutto questo rientra nel pensiero arcaico e bigotto della città, siamo in linea di continuità col pensiero che dal 1500 ci vede prigionieri di un’ottica dell’apparire …. dietro l’apparenza invece la città socialmente, strutturalmente ed economicamente si sgretola.
CAIL

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