venerdì 21 ottobre 2011

sulla Libia

GHEDDAFI E' STATO UCCISO A SIRTE, E QUESTO ERA INEVITABILE. I GIOVANI E I LAVORATORI LIBICI TUTTAVIA NON POSONO RITENERSI ASSOLUTAMENTE "LIBERI". CON LA MORTE DI GHEDDAFI ADESSO VI SARA' SOLO UN CAMBIO DI MANO NEL POTERE, POTERE CHE ADESSO E' TOTALMENTE IN MANO ALLE FORZE IMPERIALISTE. CAPIRANNO BEN PRESTO I LIBICI CHE E' BEN ALTRA LA RIVOLUZIONE CHE SERVE, UNA RIVOLUZIONE CHE PUNTA NON ALLA CACCIATA DI UN RAIS MA AL CAMBIO DI UNA SOCIETA'. PENSIAMO ALL'ITALIA, CACCIARE BERLUSCONI E' IL PRIMO PASSO, POI NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE FERMARSI PERCHE' NON VI E' ALTRA ALTERNATIVA POLITICA DIGNITOSA PER LE MASSE POPOLARI SE NON QUELLA DELLA RIVOLUZIONE.
CAIL PALERMO

lunedì 17 ottobre 2011

RESOCONTO ASSEMBLEA DEL 17/10/2011

Presenti all'assemblea studenti di scultura, pittura e design grafico che dalle 15.30 alle 17.00 hanno discusso circa i problemi vigenti in accademia e cercato di trovarne una soluzione.
Dalla discussione è emersa la volontà di pretendere l'indomani mattina (giorno 18) un incontro col Direttore presentandogli una lettera e invitandolo a prendere posizione sui problemi dai noi posti.
All'incontro poi seguirà una più larga possibile informazione agli studenti dell'incontro avuto attraverso volantinaggi e affissioni di locandine e striscioni nei diversi plessi dell'accademia col duplice scopo di coinvolger altri studenti e fare pressione alla direzione al fine di una risoluzione rapida dei problemi da noi posti.
Quindi martedì 18 dopo l'incontro col direttore preparazione collettiva di locandine, tazebao,striscioni, volantini.
Mercoledì 19 affissione locandine, striscioni, tazebao e volantinaggi nei diversi plessi dell'accademia.
Altre iniziative saranno discusse domani durante la preparazione del materiale dopo aver ascoltato il direttore.
Domani pubblicheremo la lettera che consegneremo e il resoconto dell'incontro.
Ovviamente l'incontro è pubblico per chiunque voglia venire, ore 08.00 appuntamento nell'atrio di palazzo s. rosalia, dalle 08.30 in poi aspetteremo il direttore a palazzo fernandez.
CAIL COLLETTIVO ACCADEMIA

domenica 16 ottobre 2011

MONTIAMO LA PROTESTA INSIEME

LUNEDì ASSEMBLEA ORE 15.00 NELL'ATRIO INTERNO DI PALAZZO S. ROSALIA (a piano terra, in caso di pioggia no problem perchè nell'atrio ci sono i portici) PER ORGANIZZARE INSIEME LA PROTESTA A PARTIRE DA MARTEDì:

Abbiamo aspettato tanto la pubblicazione degli orari per capire come organizzarci al meglio e gestire i nostri tempi fino ai soliti 3 giorni prima dall'inizio delle lezioni previsto per il 17 ...e appena sono stati pubblicati la stragrande maggioranza degli studenti preferirebbe pensare che sono in balia di uno scherzo.
COME INIZIERANNO LE LEZIONI?
INIZIERANNO PER TUTTI?
Ebbene no è la risposta alla seconda domanda, quanto alla prima basterà leggere fino in fondo questo scritto per farsi un'idea approssimativa.

Gli studenti del corso di scultura che dagli ex mulini Virga al corso dei mille (considerato plesso confino) sono stati traslocati ai cantieri culturali della Zisa non inizieranno come tutti il 17 ma le lezioni sono state rinviate bene che vada al 31 ottobre. I motivi del rinvio sono dovuti come al solito all'incompetenza e allo scarso saper gestire i tempi da parte delle alte cariche interne all'istituzione accademia di belle arti, infatti alla galleria bianca (destinata a scultura) manca l'impianto elettrico senza il quale è impossibile lavorare e non certo per le condizioni climatiche che si possono anche superare per i primi giorni ma per la luce.
CI VOLEVA TANTO A CAPIRE CHE ERA LA PRIMA COSA DA FARE IN ASSOLUTO PRIMA DELL'INIZIO DELLE LEZIONI?
Secondo problema fondamentale è che nel trasloco fatto tutta l’argilla che era stata riciclata grazie ai docenti e agli studenti da ben 10 anni (da quando scultura era ai mulini) è stata scaricata all’esterno del capannone tra la mer…, tra la sporcizia. E il bello sapete cos'è? che vorrebbero ridercela!
I professori di scultura ovviamente hanno detto che è impossibile dicendo che quell’argilla era inutilizzabile e che quindi erano necessari 250 panetti di argilla nuova invece dei soliti 25 che richiedono ogni anno.
Vi sono altri problemi poi che potrebbero essere secondari per l’inizio delle lezioni ma sempre ci sono e vanno risolti come le infiltrazioni d’acqua all’interno dalle finestre alte laterali ecc.
Molti potrebbero pensare che iniziare in ritardo è bellissimo ma si sbagliano perchè gli studenti di scultura in maniera piuttosto trasversale stanno manifestando infatti il loro dissenso perchè iniziare il 31 ottobre comporta che gli studenti di scultura saranno effettivamente operativi a partire dalla successiva fascia A ovvero il 14 novembre perché i primi giorni si usano per costruire le strutture, prendere l’argilla ecc. a tutto questo si aggiunge che avremo solo il 31 a disposizione perché martedì 1 novembre è festa.
Se, ed è molto probabile data l’incompetenza, le lezioni dovrebbero essere ulteriormente rinviate oltre il 31, i problemi si aggraverebbero ulteriormente perché i docenti hanno detto che faranno recuperare le ore perse ma noi studenti abbiamo anche altre lezioni da seguire che poi si accavallano.
Negli altri corsi la situazione non è certo migliore: L'orario di pittura è piuttosto folle, materie che si accavallano e un solo prof per tutti gli studenti che sono moltissimi visto che non è ancora stata fatta alcuna assegnazione ad altri docenti. Anche scenografia ha problemi di accavallamenti mentre a design grafico manca l'impianto elettrico e non possono lavorare con i pc dell'accademia ma solo con portatili come se tutti possono permetterseli e tanto altro ancora...
LAMENTARSI A PAROLE NON SERVE A NULLA QUINDI,
Il CAIL propone di fare subito pressione all’accademia per far partire le lezioni di scultura e risolvere con modifiche di orari gli altri problemi. Senza una pressione dal basso è molto probabile come suddetto che si prende sempre tempo ritardando sempre di più la risoluzione dei problemi. In alternativa se il direttore si sente con il fiato sul collo degli studenti che gli dicono che devono iniziare a lavorare in condizioni quantomeno degne o subiranno forti conseguenze (decideremo poi insieme quali) possiamo ottenere tutto e subito.
LUNEDì ASSEMBLEA ORE 15.00 NELL'ATRIO INTERNO DI PALAZZO S. ROSALIA (a piano terra, in caso di pioggia no problem perchè nell'atrio ci sono i portici)PER ORGANIZZARE LA PROTESTA A PARTIRE DA MARTEDì:
FLASH MOB, VOLANTINAGGI DI DENUNCIA DELLE SCARSE CONDIZIONI IN CUI VIENE MESSO UNO STUDENTE, PETIZIONI, E TANTO ALTRO ANCORA, SIAMO CREATIVI!
Tutto questo da martedì dopo aver preteso anche un incontro col direttore dove gli ricorderemo anche quanto sono incompetenti.
L'UNIONE FA LA FORZA, DOBBIAMO ESSERE TANTI E PRETENDERE I NOSTRI DIRITTI (che li paghiamo pure tanto!).

sabato 15 ottobre 2011

Roma, 15/10/2011 Che si aspettavano?

Una passeggiata forse? e magari anche qualche bel discorsetto a fine corteo? No, c'è stato ben altro e molti se lo aspettavano. Oggi a Roma c'è stata come il 14 dicembre scorso un'esplosione di rabbia contro politici di ogni tipo che poi in realtà sono tutti della stessa pasta e contro questo sistema capitalista. Gli organizzatori del corteo già giorni prima avevano dimostrato ...il loro partegiare per la questura lasciando tutte le trattative per concludere il corteo sotto un palazzo del potere, oggi hanno concluso l'operazione sbirresca già iniziata prendendo le distanze da chi ha resistito all'apparato militare messo in piedi e denunciando addirittura alcuni compagni. A fare tutto ciò non sono stati individui sconosciuti ma personaggi politici ben noti e aree politiche precise COBAS e FIOM in primis. A roma oggi si sono visti i giovani e i lavoratori veramente indignati e non quelli che usano la parola per coprire in realtà altre squallide sigle politiche magari della falsa opposizione. ora e sempre resistenza! Ribellarsi è giusto! farlo è necessario! CAIL PALERMO

venerdì 7 ottobre 2011

post corteo

Questa mattina il Cail (collettivo autorganizzato accademia in lotta) ha partecipato al corteo organizzato dagli studenti medi. Il corteo di circa 4 mila studenti ha percorso le strade del centro e infine si è diviso in due metà:
una parte degli studenti si è fermata davanti il comune dove è stato esposto simbolicamente uno striscione da una balconata, l'altra invece ha proseguito il corteo fino alla stazione centrale per denunciare la vergogna del trasporto pubblico a Palermo.
E' interessante notare la combattività degli studenti giovanissimi che pone delle buone basi di partenza per un autunno considerato da tutti "caldo" politicamente parlando.
Gli studenti universitari non erano presenti al corteo se non in delegazioni per dare appoggio agli studenti medi. Il nostro collettivo ha distribuito centinaia di volantini dove vi è anche una proposta pratica considerata per noi necessaria. A seguire il volantino:

NOI SIAMO IL 14 DICEMBRE 2010-RIPARTIAMO DA LÌ !
Si avvicina un autunno molto caldo, e con questa prima giornata di protesta studentesca è bene riprendere la grande lotta che ci ha visto protagonisti, studenti e studentesse, in scuole e facoltà l’anno scorso.
Di fronte agli attacchi di tipo fascista che il governo Berlusconi attua, supportato dalla passività/complicità della falsa opposizione parlamentare del Pd contro i diritti dei lavoratori e degli studenti, con (contro) riforme e per ultima la finanziaria lacrime e sangue adesso tocca noi far risentire la nostra voce!
Noi studenti che da sempre siamo stati la miccia che infuoca la prateria (ma il fuoco divampa solo se ci uniamo alle lotte dei lavoratori, in primis degli operai) anche quest'anno dobbiamo fare la nostra parte partendo da un bilancio dello scorso autunno dove effettivamente siamo stati il settore d'avanguardia nel movimento di opposizione al governo Berlusconi, il soggetto sociale più combattivo!
Noi studenti abbiamo già fatto enormi passi avanti dai movimenti studenteschi degli anni passati (ripensando anche al 2008-l'onda), tra questi due che vale la pena sottolineare:

• non ci siamo concentrati più soltanto sulla riforma dell'istruzione ma abbiamo capito che questa fa parte delle politiche economiche e ideologiche volute dal governo e firmate dal presidente Napolitano (che prima di diventare tale proveniva dalle fila del PD).

• siamo andati oltre il mero pacifismo sterile e statico riscoprendo la lotta radicale senza se e senza ma, dalle parole del 2008 siamo passati ai fatti lo scorso autunno. Le occupazioni di scuole e facoltà, le occupazioni simboliche dei monumenti del paese, i cortei selvaggi non autorizzati dalle questure, gli scontri con i servi dello stato, le paralisi delle metropoli italiane, gli assedi ai palazzi del potere, tutto questo è opera nostra.

Ed è anche opera nostra il 14 Dicembre 2010, l'apice dello scorso movimento studentesco, la più grande battaglia contro il potere dello stato dai giorni del G8 di Genova nel 2001.
Le reazioni dei politici dei vari schieramenti alcuni dei quali il giorno prima ti appoggiano strumentalmente e il giorno dopo ti condannano esortandoti alla calma, è una conferma che battaglie come quelle del 14 Dicembre, possono cambiare le carte in tavola e che farebbero realmente paura ai potenti se praticate più spesso e da più soggetti sociali che subiscono le politiche del governo.
Infatti il problema è proprio questo sistema politico organizzato nei suoi palazzi del potere dove partiti e governi vari decidono e legiferano sulle nostre spalle e in questo momento per farci pagare la crisi che il sistema capitalista produce. Quale sarebbe sennò il senso dell’appello “all’unità nazionale” del presidente Napolitano accolto da tutti i partiti rappresentati in parlamento?
Noi non ci stiamo, quale unità nazionale? Non è vero come dice il “nostro” presidente che siamo tutti sulla stessa barca, c’è chi paga la crisi ovvero la maggioranza, il popolo, i lavoratori e gli studenti e i soliti noti che ingrassano anche in periodo di crisi che anzi rappresenta un’opportunità per loro in primis per la classe politica e i grandi industriali.
I popoli del mondo, anche di quella parte del globo “ricca” come Europa e Usa pagano la crisi, grazie ai governanti da Obama a Berlusconi, da Papandreu in Grecia a Zapatero in Spagna che attuano manovre lacrime e sangue. Il governo Berlusconi, va ben oltre l'aspetto economico ed ecco che allora attacca i diritti conquistati dopo anni e anni di dure lotte politiche e sindacali con vero e proprio odio viscerale verso quelle vittorie: attacco al contratto collettivo nazionale del lavoro, attacco all'articolo 18 e in generale a tutto lo statuto dei lavoratori, si tollera e applica su larga scala l'illegittimo referendum attuato da Marchionne agli operai della Fiat esprimendo il diktat che o si lavora come bestie a un salario “competitivo” (leggi basso), ed essendo “contenti” di ciò non potendo più scioperare perchè si danneggia la produzione, oppure Sig. Fiat va a produrre in un altro paese con manodopera a basso costo e gli operai con a carico le proprio famiglie in mezzo ad una strada a patire la fame.
Consci che sia necessario combattere tutto ciò, crediamo si debba ripartire dal risultato più alto ottenuto l’anno scorso: la battaglia del 14 Dicembre, ripartire da essa nelle pratiche radicali ma anche nella riflessione per imparare sia dagli errori che dalle vittorie, ad esempio: perché anche l’anno scorso nonostante l’intensità della lotta e le dimensioni del movimento non si è andati oltre Dicembre ma da Gennaio si sono lasciate le piazze alla normalità quotidiana per rientrare tutti in classe come se niente fosse successo?
Oggi, 7 ottobre 2011, al primo corteo studentesco vogliamo rilanciare l’idea della necessità di un’assemblea studentesca a livello nazionale per ragionare su tutto ciò (ragionamento che è mancato l’anno scorso) e proseguire ancora più forti nella lotta contro il governo Berlusconi e ogni falsa alternativa della Borghesia sia essa di centro-destra o mascherata da “sinistra”.

COLLETTIVO AUTORGANIZZATO IN LOTTA CAIL
cail.pa@libero.it cail-pa.blogspot.com su fb: cail collettivo accademia

giovedì 6 ottobre 2011

NOI SIAMO IL 14 DICEMBRE 2010-RIPARTIAMO DA LÌ !

Si avvicina un autunno molto caldo, e con questa prima giornata di protesta studentesca è bene riprendere la grande lotta che ci ha visto protagonisti, studenti e studentesse, in scuole e facoltà l’anno scorso.
Di fronte agli attacchi di tipo fascista che il governo Berlusconi attua, supportato dalla passività/complicità della falsa opposizione parlamentare del Pd contro i diritti dei lavoratori e degli studenti, con (contro) riforme e per ultima la finanziaria lacrime e sangue adesso tocca noi far risentire la nostra voce!
Noi studenti che da sempre siamo stati la miccia che infuoca la prateria (ma il fuoco divampa solo se ci uniamo alle lotte dei lavoratori, in primis degli operai) anche quest'anno dobbiamo fare la nostra parte partendo da un bilancio dello scorso autunno dove effettivamente siamo stati il settore d'avanguardia nel movimento di opposizione al governo Berlusconi, il soggetto sociale più combattivo!
Noi studenti abbiamo già fatto enormi passi avanti dai movimenti studenteschi degli anni passati (ripensando anche al 2008-l'onda), tra questi due che vale la pena sottolineare:

• non ci siamo concentrati più soltanto sulla riforma dell'istruzione ma abbiamo capito che questa fa parte delle politiche economiche e ideologiche volute dal governo e firmate dal presidente Napolitano (che prima di diventare tale proveniva dalle fila del PD).

• siamo andati oltre il mero pacifismo sterile e statico riscoprendo la lotta radicale senza se e senza ma, dalle parole del 2008 siamo passati ai fatti lo scorso autunno. Le occupazioni di scuole e facoltà, le occupazioni simboliche dei monumenti del paese, i cortei selvaggi non autorizzati dalle questure, gli scontri con i servi dello stato, le paralisi delle metropoli italiane, gli assedi ai palazzi del potere, tutto questo è opera nostra.

Ed è anche opera nostra il 14 Dicembre 2010, l'apice dello scorso movimento studentesco, la più grande battaglia contro il potere dello stato dai giorni del G8 di Genova nel 2001.
Le reazioni dei politici dei vari schieramenti alcuni dei quali il giorno prima ti appoggiano strumentalmente e il giorno dopo ti condannano esortandoti alla calma, è una conferma che battaglie come quelle del 14 Dicembre, possono cambiare le carte in tavola e che farebbero realmente paura ai potenti se praticate più spesso e da più soggetti sociali che subiscono le politiche del governo.
Infatti il problema è proprio questo sistema politico organizzato nei suoi palazzi del potere dove partiti e governi vari decidono e legiferano sulle nostre spalle e in questo momento per farci pagare la crisi che il sistema capitalista produce. Quale sarebbe sennò il senso dell’appello “all’unità nazionale” del presidente Napolitano accolto da tutti i partiti rappresentati in parlamento?
Noi non ci stiamo, quale unità nazionale? Non è vero come dice il “nostro” presidente che siamo tutti sulla stessa barca, c’è chi paga la crisi ovvero la maggioranza, il popolo, i lavoratori e gli studenti e i soliti noti che ingrassano anche in periodo di crisi che anzi rappresenta un’opportunità per loro in primis per la classe politica e i grandi industriali.
I popoli del mondo, anche di quella parte del globo “ricca” come Europa e Usa pagano la crisi, grazie ai governanti da Obama a Berlusconi, da Papandreu in Grecia a Zapatero in Spagna che attuano manovre lacrime e sangue. Il governo Berlusconi, va ben oltre l'aspetto economico ed ecco che allora attacca i diritti conquistati dopo anni e anni di dure lotte politiche e sindacali con vero e proprio odio viscerale verso quelle vittorie: attacco al contratto collettivo nazionale del lavoro, attacco all'articolo 18 e in generale a tutto lo statuto dei lavoratori, si tollera e applica su larga scala l'illegittimo referendum attuato da Marchionne agli operai della Fiat esprimendo il diktat che o si lavora come bestie a un salario “competitivo” (leggi basso), ed essendo “contenti” di ciò non potendo più scioperare perchè si danneggia la produzione, oppure Sig. Fiat va a produrre in un altro paese con manodopera a basso costo e gli operai con a carico le proprio famiglie in mezzo ad una strada a patire la fame.
Consci che sia necessario combattere tutto ciò, crediamo si debba ripartire dal risultato più alto ottenuto l’anno scorso: la battaglia del 14 Dicembre, ripartire da essa nelle pratiche radicali ma anche nella riflessione per imparare sia dagli errori che dalle vittorie, ad esempio: perché anche l’anno scorso nonostante l’intensità della lotta e le dimensioni del movimento non si è andati oltre Dicembre ma da Gennaio si sono lasciate le piazze alla normalità quotidiana per rientrare tutti in classe come se niente fosse successo?
Oggi, 7 ottobre 2011, al primo corteo studentesco vogliamo rilanciare l’idea della necessità di un’assemblea studentesca a livello nazionale per ragionare su tutto ciò (ragionamento che è mancato l’anno scorso) e proseguire ancora più forti nella lotta contro il governo Berlusconi e ogni falsa alternativa della Borghesia sia essa di centro-destra o mascherata da “sinistra”.

CAIL
COLLETTIVO AUTORGANIZZATO IN LOTTA
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mercoledì 14 settembre 2011

NO ALLE MATERIE OBBLIGATORIE PER ISCRIVERSI AGLI ANNI SUCCESSIVI

Oltre al raggiungimento dei CFA obbligatori per accedere agli anni successivi, per gli studenti immatricolati nell'a.a. 2010/2011 e i successivi, l'Accademia di Belle Arti di Palermo ha introdotto delle materie obbligatorie da sostenere senza le quali sarebbe impossibile accedere agli anni successivi nonostante i CFA siano stati superati.
Esempio:
A uno studente servono 24 CFA per accedere al secondo anno e ne ha accumulato 35. Tuttavia non ha sostenuto una materia obbligatoria ed è quindi costretto a iscriversi nuovamente al primo, pagando le tasse universitarie ovviamente e non potendo seguire e sostenere le materie del secondo anno.
Risultato: lo studente è costretto ad andare fuori corso, ripagare bollenti tasse e passare un anno di stallo a recuperare solo la/e materia/e obbligatoria/e che lo ha bloccato al primo anno.

Ma questo non è l'unico disagio che provoca l'introduzione di queste materie obbligatorie nei piani di studio dello studente.
L'ultima sessione d'esami dell'a.a. 2010/2011 ha messo in luce anche un altro aspetto oltre quello sopra citato.
Molti studenti sono stati costretti ad accettare qualsiasi voto assegnatogli dai docenti nelle materie obbligatorie non potendo rifiutare, pena ripetere l'anno (pagando pure chiarmente!)
Esempio:
Uno studente sta tentando all'ultima sessione d'esami (settembre) di sostenere una materia obbligatoria. Non viene rimandato, ma ha preso un bel 18.
A tal punto è davanti una scelta: o accetta e la sua media dei voti scala drasticamente segnando per sempre il suo percorso formativo (è impossibile raggiungere il max del punteggio finale), oppure rifiuta e dovrà ripagare le tasse universitarie per iscriversi nuovamente all'anno frequentato fino a quando non passerà la/e materia/e obbligatoria/e.

Riteniamo pertanto che tale situazione è insostenibile e Martedì 13 settembre durante un'assemblea con degli studenti che hanno i problemi suddetti abbiamo deciso di non restare con le mani in mano e quindi è stata protocollata una lettera che termina con delle richieste più che semplici:

chiediamo

• che gli studenti costretti a frequentare nuovamente il primo anno a eccezione che abbiano conseguito i crediti necessari, possano seguire e sostenere anche le materie del secondo anno mentre recuperano le materie del primo.

• che agli studenti costretti a dover accettare voti bassissimi rovinando drasticamente la media aritmetica e la media ponderata dei voti, venga data la possibilità di rimediare se interessati a un punteggio finale di tutto rispetto

• che a partire da subito venga modificato il regolamento togliendo clausole di materie obbligatorie per iscriversi agli anni successivi.

E lanciamo fin da subito una petizione a sostegno di queste richieste chiedendo soprattutto agli studenti interessati di contattarci al fine di mettere in piedi un bel gruppo e pretendere provvedimenti immediati alla direzione.

CONTATTACI E INCONTRIAMOCI MERCOLEDì 21 SETTEMBRE ALLE ORE 17.00 DAVANTI PALAZZO SANTA ROSALIA IN VIA PAPIRETO.

COLLETTIVO AUTORGANIZZATO ACCADEMIA IN LOTTA CAIL
cail.pa@libero.it
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