mercoledì 18 maggio 2011

NON CONSEGNATE VOI STESSI PRENDETE POSIZIONE SUI FATTI ACCADUTI IL 16 MAGGIO ALL'ACCADEMIA

Tutti gli studenti, i professori e il personale ATA dell'Accademia di Belle Arti di Palermo devono sapere che lunedì 16 Maggio la sig.ra Privitera e il sign. Gambino, ovvero i responsabili dell'amministrazione dei locali dell'Accademia di Belle Arti, hanno chiamato su ordine del Direttore Umberto De Paola la polizia invitandola (anche in nostra presenza) a identificare diversi studenti davanti l'aula 5 di Palazzo S.Rosalia (aula che fino a qualche giorno prima era occupata dal CAIL) accusandoli di voler scassinare la porta.

Gli studenti del CAIL ritengono che ciò sia un atto gravissimo nei confronti di tutta la popolazione studentesca perchè un giorno colpiscono il CAIL, e un altro ancora colpiscono qualsiasi studente considerato "scomodo" sol perchè pensa con la propria testa.

Noi giovani veniamo spesso accusati di non essere capaci di pensare con la propria testa, di essere caproni e gioventù bruciata però, quando lo facciamo, quando diciamo la nostra, diamo fastidio e ci mandano contro la polizia.

Abbiamo più di una volta detto che riteniamo necessario per tutti gli studenti avere uno spazio autogestito dove questi possano organizzare le proprie assemblee, discutere quotidianamente di ciò che vogliono, fare cultura e tanto altro ancora ma questo è ritenuto "sovversivo" per coloro che stanno ai "piani alti" dell'Accademia.



Ci appelliamo a tutti gli studenti, a tutti i professori, al personale ATA affinché possano prendere posizione e non restare indifferenti davanti all'ennesimo tentativo di violare la libertà di espressione, la libertà di ogni studente di poter dire che "qualcosa non và" e quindi è necessario lavorare tutti insieme per costruire qualcosa di migliore partendo da noi stessi.



Non schierarsi, non dire la propria, è chiaro segno di omertà, è indifferenza, è qualunquismo e questo ci fa paura perchè allora veramente stiamo consegnando noi stessi, la nostra vita, la nostra dignità, il nostro futuro nelle mani di qualcun altro che decide e deciderà sempre al nostro posto.



Speriamo che venga colta la gravità dei fatti accaduti e che gli studenti, i docenti, il personale ATA firmano questo comunicato da noi scritto in solidarietà agli studenti identificati al fine che non si ripeta mai più che dai "piani alti" dell'Accademia, il Direttore o gli addetti all'amministrazione mandino la polizia contro gli studenti.



CAIL COLLETTIVO ACCADEMIA

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