martedì 12 luglio 2011

MA VERGOGNATEVI! PUZZATE DI VECCHIO! E MERITATE DI ESSERE SPAZZATI VIA COME VECCHIA POLVERE ACCUMULATA

A SEGUIRE LE DICHIARAZIONI ORRENDE DEGLI ORGANIZZATORI DI "VERSO GENOVA 2011", POLITICANTI COME AGNOLETTO E SINDACATI COME LA CGIL E ALTRA MARMAGLIA SIMILE A BRACCETTO CON LE QUESTURE.

VERGOGNATEVI VOI E CHI HA SOTTOSCRITTO LA VOSTRA PIATTAFORMA SBIRRESCA.

VERRA' IL GIORNO CHE VI AFFOGHEREMO NELLA MELMA SENZA PIETA' PERCHE' SIETE LA FACCIA PIU' ORRENDA DELLA REAZIONE, SIETE PARASSITI, SIETE COMPLICI, SIETE NEMICI DEL MOVIMENTO ANTAGONISTA, ANTIFASCISTA, ANTIMPERIALISTA, DELLE MASSE POPOLARI, STUDENTESCHE E OPERAIE.

VERRA' QUEL GIORNO, E NOI RIDEREMO VEDENDOVI AFFOGARE!


"G8, niente vendette nel corteo"

Il Forum 2011 isola i violenti Percorso ridotto, presìdi per lavoro e

ambiente. "Vogliamo solo riproporre con forza che un altro mondo è possibile

e ogni ipotesi di vendetta è totalmente fuori tema".



Il corteo eviterà di sfilare di fronte a quelli che possono essere

considerati "obiettivi sensibili": la sede di Confindustria o la Questura,

piazza Alimonda, scenario della morte di Carlo Giuliani, il Ducale dove si

riunirono gli otto "grandi"di DONATELLA ALFONSO



Solo il 18 luglio sarà reso noto il programma definitivo del corteo

commemorativo del G8, previsto per il pomeriggio di sabato 23. Ma, mettono

le mani avanti gli organizzatori del comitato "Loro la crisi noi la

speranza", "vogliamo solo riproporre con forza che un altro mondo è

possibile e ogni ipotesi di vendetta è totalmente fuori tema", come

sottolinea Antonio Bruno, del Forum ambientalista. Rischi di

"contaminazioni" da parte di frange violente del movimento antagonista, dopo

le violente contestazioni di domenica in Val di Susa che hanno stravolto la

protesta No Tav e con il tam tam via web di alcuni gruppi per "riprendersi

la piazza" di Genova? Tra i promotori del Forum Genova 2011 - da Cgil e Fiom

ai gruppi pacifisti, da Legambiente all'Arci, dai partiti di sinistra ai

cattolici - la preoccupazione esiste ma, come si sottolinea da più parti,

"ognuno si prenderà la proprie responsabilità. Con noi non verranno".



Anche perché nel percorso, che lega idealmente il ponente al centro, non si

sfilerà di fronte a quelli che possono essere considerati "obiettivi

sensibili": la sede di Confindustria o la Questura, ad esempio. Neanche

piazza Alimonda, scenario della morte di Carlo Giuliani, o piazza de Ferrari

su cui si affaccia il Ducale in cui si riunirono gli otto "grandi", al

centro della Zona Rossa: il senso è legare i luoghi dove i cittadini

vogliono farsi sentire (le fabbriche, i quartieri dove ci sono proteste

contro l'inceneritore o la gronda) e il cuore della città: ripresentando

nuovi modelli di sviluppo e di cittadinanza, anche alla luce delle nuove

emergenze, dal lavoro alla crisi economica. Di quanto è accaduto dieci anni

fa, si testimonia nel fitto programma di eventi culturali e di incontri che

accompagna queste settimane. Se ci dovessero essere arrivi di manifestanti

con intenzioni violente, questi non saranno accettati nel corteo ufficiale

dove peraltro questa volta non mancherà il servizio d'ordine.



Di sicuro il corteo, però, non sarà lungo otto chilometri come si era

ipotizzato in un primo momento, partendo dalla Fincantieri di Sestri Ponente

per arrivare a piazza Caricamento. Se n'è discusso ancora ieri sera e se ne

discuterà ancora, e le decisioni finali saranno rese note, come si è detto,

solo lunedì 18. Ma otto chilometri da fare con il caldo di luglio e qualche

problema logistico hanno consigliato un tragitto più ridotto (da

Sampierdarena o dalla Stazione Marittima a Caricamento) mentre a Sestri e

nelle altre piazze ci saranno presìdi e altri eventi (biciclettate, musica,

incontri) che riportino ai territori ed ai loro problemi. Superfluo, come

chiede Gianni Plinio, ora responsabile sicurezza del Pdl, chiedere una

limitazione del corteo e un pagamento della cauzione da parte degli

organizzatori. Ma è ovvio che in Comune e in prefettura e presso i

promotori, oltre che in questura, c'è la massima attenzione per quanto

potrebbe verificarsi.

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